La Bolivia non è un Paese facile. Immenso per dimensioni, comprende territori diversissimi tra loro e non sempre accoglienti per l’uomo. Le altissime catene andine, il deserto di Atacama, la foresta pluviale, una capitale situata a 3.500 metri dove l’ossigeno scarseggia … tutto questo rende l’aereo il mezzo più comodo e rapido per spostarsi anche da una città all’altra della nazione. Il trasporto pubblico di questo Paese non prevede quasi ferrovie, e gli autobus sono scomodissimi. Gli aerei di ogni dimensione invece sono il mezzo più richiesto. Non deve stupire quindi se parleremo di “aeroporti” della Bolivia, al plurale.
I più importanti aeroporti della Bolivia, quelli che gestiscono il traffico di tutto il Paese, sono tre: La Paz, Cochabamba e Santa Cruz de la Sierra Viru Viru. Il primo è quello che serve la capitale e dunque il più importante, anche se non il più grande, e il più attivo. Ma gli altri due sono altrettanto fondamentali perché connettono rispettivamente il centro della Bolivia e l’estremo lembo orientale formando quasi un unico percorso “dell’aria” che taglia il Paese in diagonale.
Tra questi tre aeroporti della Bolivia ne sorgono almeno un’altra dozzina, più piccoli, a conferma che in Bolivia l’aereo è il mezzo più usato. Purtroppo non sono previsti voli diretti con l’Italia, per cui se state pensando di andare in vacanza in Bolivia preparatevi a numerosi scali e ad un viaggio lungo quasi 24 ore.
Storia degli aeroporti della Bolivia
Conosciamo meglio i tre aeroporti della Bolivia più importanti che coadiuvati da una fitta rete di altre aerostazioni formano la via di spostamento principale di questo Paese andino. Come sono nati e perché gli scali di La Paz, di Cochabamba e di Santa Cruz de la Sierra?
El Alto-La Paz International: il nome è molto chiaro, significa “quello alto” e in effetti l’aeroporto della capitale boliviana è uno dei più alti del mondo, situato a oltre 4.000 metri e circondato dalle cime delle Ande. Proprio lo spazio limitato ha impedito la crescita dello scalo che non è cambiato molto dall’anno della sua fondazione, il 1960. Ma l’aeroporto di La Paz era stato progettato nel 1929 e solo i tanti problemi dovuti alla costruzione ne hanno rimandato l’apertura a trent’anni dopo! Nel 2006 è stato rimodernato con l’ampliamento del terminal e delle due uniche piste.
Jorge Wilstermann-Cochabamba: della storia di questo aeroporto si trova poco, perfino tra le fonti boliviane stesse. Probabilmente però esisteva già prima degli anni Trenta perché assunse il nome dell’eroico pilota commerciale Jorge Wilstermann, deceduto in un incidente aereo nel 1936 durante un volo che collegava Cochabamba a Oruro. Più che il passato conta il presente di questo aeroporto, che è il terzo per importanza del Paese e che conta un traffico prevalentemente nazionale ma abbastanza sostenuto al punto che è stato aggiunto un terzo terminal per smaltirlo.
Viru Viru Internacional: è l’aeroporto più grande della Bolivia, anche più grande di quello della capitale, per quanto riguarda la estensione della struttura. Il progetto per realizzarlo risale al 1965 ma si dovette attendere il 1983 per inaugurarlo. Si tratta dell’aeroporto più “basso” della Bolivia – appena 370 metri sul livello del mare – situato in una piana che rende molto agevoli le manovre. Il suo nome in lingua indigena, Viru Viru, significa proprio “pianura”.
Gli aeroporti boliviani oggi
El Alto-La Paz International: si trova a soli 14 km dalla capitale della Bolivia, che serve principalmente, ma divide il traffico internazionale con Viru Viru a causa della sua eccessiva altezza – più di 4.000 metri sul livello del mare – che gli consente di avere solo due piste. La più grande è lunga 4 km! Le compagnie aeree che servono El Alto sono: American Airlines, Boliviana, US Airlines, Peruvian Airlines oltre alle compagnie aeree europee come Iberia che garantiscono collegamenti diretti. Non ci sono voli diretti con l’Italia.
Il codice dell’aeroporto di La Paz è LPB.
Jorge Wilstermann-Cochabamba: situato a 380 km dalla capitale La Paz, possiede due piste lunghe 2.700 metri e 3.798 metri.Le compagnie aeree che atterrano spesso qui sono Iberia, Boliviana, Aerolinas Argentinas, American Airlines. Non risultano voli diretti con l’Italia ma d’altro canto serve più che altro voli interni e collega le diverse regioni del Paese.
Il codice di questo aeroporto è CBB.
Viru Viru Internacional: si trova a 800 km dalla capitale argentina ma a soli 20 km dalla città di Santa Cruz de la Sierra. Essendo al centro di una vallata, facile da raggiungere e molto ampio, viene usato per smaltire il traffico internazionale che per problemi di spazi e clima non può raggiungere la capitale. Ha un terminal e una sola pista, lunga 3,5 km. Le linee aeree che lo servono di più sono: Boliviana, American Airlines, Iberia, Aerolinas Argentinas. Nessun volo diretto con l’Italia.
Il codice di questo scalo è VVI.
Collegamenti degli aeroporti della Bolivia
El Alto di La Paz è collegato al centro della capitale dagli autobus urbani e in particolare dalla linea 212. Gli autobus urbani oppure i minibus privati sono i più economici, costano pochi Bolivianos ch al cambio sono forse un paio di Euro. Moltissimi i taxi, privati e pubblici e certamente più costosi (50 Bol.) e diversi anche gli autonoleggio che vi consentono di spostarvi in autonomia.
Cochabamba è collegata al suo aeroporto da costanti servizi bus e dai taxi. Questi ultimi non sono frequenti quindi è bene prenotare la vostra corsa in anticipo.
L’aeroporto Viru Viru è collegato da servizi espressi di bus e taxi con Santa Cruz de la Sierra ma anche con la capitale La Paz.
Caratteristiche particolari
L’aeroporto di El Alto-La Paz come abbiamo già detto detiene il record di “aeroporto internazionale più alto del mondo” ed è anche particolare, circondato dalle cime delle Ande. Atterrare qui non è semplice, ma i piloti abituati a farlo sono sicuramente tra i più bravi del mondo.Viru Viru Internacional è dotato di modernissimi sistemi di assistenza all’atterraggio, incluso un sofisticato sistema di illuminazione ad alta intensità e un indicatore visivo di angolo d’approccio che rende gli arrivi e i decolli su queste piste tra i più sicuri in assoluto.