Andare a Rio de Janeiro … che sogno! Il carnevale, i grattacieli, le spiagge, le isole che svettano sulla baia, il sole! Impossibile non progettare almeno una volta nella vita un viaggio in questa metropoli, stella del Brasile, che da tre secoli monopolizza l’attenzione dei turisti di tutto il mondo. Non è la capitale e non è nemmeno la città più grande (record che spetta alla “italianissima” San Paulo) ma è il centro più moderno, vivace, divertente e interessante.
Purtroppo nasconde anche diversi lati oscuri, la povertà dilagante delle periferie, la criminalità. Ma nulla riesce a oscurare la sua bellezza al punto che chi ci va poi vuole ritornare. A tutti i costi. La bella notizia è che Rio de Janeiro è ben collegata con mezzo mondo, e che conta diversi aeroporti, non certo uno solo. Ma oggi vogliamo introdurvi al suo scalo più importante, il più grande e il più attivo: l’aeroporto di Rio de Janeiro Galeão-Antonio Carlos Jobim.
Storia dell’aeroporto Galeão
L’originalità di questo aeroporto comincia dal nome. Antonio Carlos Jobim infatti non era un pilota, né un eroe di guerra, né un grande politico che ha seguito la costruzione dell’aerostazione. Era un musicista (nato nel 1927 e morto nel 1994) che ha fatto la storia del Brasile e della melodia mondiale inventando il genere detto Bossa Nova. In suo onore, dato che era nato a Rio, l’aeroporto do Galeão ha cambiato nome.
Lo scalo che serve la regione di Rio de Janeiro collegandola al mondo era stato pianificato nel 1952 con lo scopo preciso di trovare un modo per andare e venire dall’aeroporto in modo rapido e pratico, data la conformazione geografica complessa su cui sorge l’area urbana di Rio. Fu scelto il quartiere di Ilha do Governador, una vera e propria isola al largo della bellissima baia ma non tanto lontana dalla terraferma da non essere collegata. Occorsero però circa vent’anni prima di ottenere la struttura finita e nel 1970 lo scalo internazionale Rio de Janeiro do Galeão era già attivo.
Il successo fu talmente rapido e improvviso da richiedere appena nove anni più tardi un ampliamento e un ammodernamento dell’edificio e delle piste. Superato negli anni Ottanta del secolo scorso dall’aeroporto della rivale San Paulo, ha recuperato fama e terreno solo tra gli anni Novanta e il XXI secolo. Oggi copre le necessità di oltre 17 milioni di viaggiatori l’anno.
L’aeroporto di Rio de Janeiro oggi
Situato a meno di 20 km dal centro storico con collegamenti attivi attraverso la baia, l’aeroporto Galeão-Antonio Carlos Jobim è il più importante e il più utilizzato dei tre aeroporti cittadini e anche il più facile da raggiungere. La struttura – tra terminal e piste – è molto grande sebbene non siamo a conoscenza della precisa estensione in termini di ettari. I terminal sono due in tutto, così come le piste.
Chi arriva all’aeroporto di Rio de Janeiro Galeão-Antonio Carlos Jobim può anche usufruire di servizi di assistenza importanti, pensati apposta per persone che hanno appena affrontato un lungo viaggio intercontinentale: un hotel (Aerotel) dentro il Terminal 2, altri due alberghi (Aeroporto Hotel e Linx) situati appena all’esterno e raggiungibili a piedi e diverse altre strutture nelle immediate vicinanze sempre sul territorio dell’isola.
Tornando alla struttura dell’aeroporto, occorre sottolineare che le due piste di questo scalo sono entrambe molto lunghe, una supera di poco i 3 km e un’altra arriva a 4 km. Ciò consente di smaltire benissimo il traffico internazionale anche di aeromobili molto grandi. Infatti, questo aeroporto nasce fin dal suo progetto allo scopo di collegare Rio con tutti e cinque i continenti, sebbene le rotte principali siano sempre dirette verso l’Europa e le due Americhe.
Le linee aeree che sfruttano maggiormente questo l’aeroporto di Rio de Janeiro sono: Aerolinas Argentinas, Alitalia, Air France, Iberia e Air Canada. Sono altrettanto attive American Airlines, Delta, Lufthansa e KLM e naturalmente la compagnia di bandiera brasiliana Latam. I collegamenti con l’Italia sono frequenti e garantiti dal diretto con Roma Fiumicino che vola tutto l’anno.
Il codice di questo aeroporto è GIG.
Collegamenti da e per l’aeroporto di Rio de Janeiro
L’isola su cui sorge l’aeroporto di Rio de Janeiro Galeão-Antonio Carlos Jobim è uno dei quartieri più particolari di Rio de Janeiro. Ilha do Governador è la più grande della baia e anche la più vicina alla terraferma tanto da esserne collegata grazie a una rete di ponti, a tunnel sotterranei e al servizio traghetti. Sulla sua superficie ospita, oltre all’aeroporto, una base militare e un quartiere di 200.000 abitanti!
Per questi motivi possiede i migliori servizi di trasporto per il centro della metropoli che si distinguono in autobus pubblici, autobus diretti, taxi e metropolitana. Gli autobus pubblici sono tantissimi, prestano servizio dalle 5.30 del mattino alle 18 (alcuni anche in notturna fino alle 23.30) e si suddividono in Linea Premium, Linea Viacao e Linea Aeroporto. Il bus diretto è quello della linea rapida BRT che praticamente collega soltanto i punti strategici della città ovvero aeroporti, stazioni e porto.
La metropolitana collega la città alla fermata Vicente de Carvalho, da qui poi un autobus BRT vi condurrà in aeroporto. E viceversa. La metro costa poco e funziona ininterrottamente dalle 5.30 del mattino alle 23.30 (fino alle 23 nei festivi). In alternativa, per chi può pagare di più, ci sono i taxi delle compagnie autorizzate: Aerotaxi, Aerocoop, Transcoopas, Cootramo, Coopatour, Transcootur, Coopertramo.
Caratteristiche particolari
Per molti anni, il Brasile ha avuto una compagnia di volo ufficiale chiamata Varig. Questo vettore ha funzionato dal 1927 al 2006 e aveva la sede principale proprio a Rio de Janeiro- Galeão-Antonio Carlos Jobim. La compagnia ha dovuto cedere allo sviluppo della Latam che è l’attuale compagnia di bandiera ma con sede a San Paulo.
Lo scalo Jobim si trova a pochissimi chilometri dalle maggiori spiagge di Rio, come Copacabana. Di conseguenza se fate il bagno da quelle parti vedrete gli aerei decollare e atterrare praticamente sulle vostre teste! Nel 2013 il governo brasiliano ha letteralmente “venduto” l’aeroporto Jobim di Rio a un mega consorzio internazionale che avrebbe dovuto gestirlo ed eventualmente ampliarlo in vista del doppio appuntamento dei Mondiali (nel 2014) e delle Olimpiadi (2016). L’incasso è stato di 9 miliardi di dollari.