L’Asia è uno dei continenti più visitati dagli italiani, che ogni anno in migliaia decidono di passare le proprie vacanze alla scoperta dei suggestivi Paesi orientali. Tuttavia per soggiornare in questi Paesi spesso è necessario richiedere un visto d’ingresso legato a motivazioni turistiche. Vediamo quando è necessario richiedere un visto per viaggiare in Asia.
Per evitare problemi ai controlli di frontiera è necessario verificare con largo anticipo le politiche previste in ogni destinazione asiatica, per mettersi in regola con la documentazione e scongiurare eventuali brutte sorprese.
Visto per viaggiare in Asia: Giappone
Grazie all’accordo tra l’Italia e il Giappone per visitare il Paese asiatico per motivi turistici, commerciali e familiari non è necessario richiedere il visto, purché il soggiorno duri meno di 90 giorni complessivi a partire dalla data d’ingresso. Naturalmente bisogna avere con sé il proprio passaporto, con una validità che comprenda il periodo di rientro in Italia. Qualora il tempo di permanenza superi i 90 giorni è invece obbligatorio richiedere un visto.
Consolato del Giappone a Milano.
Visto per viaggiare in Asia: Singapore
Per visitare la città Stato asiatica di Singapore non è necessario richiedere preventivamente il visto, anche in questo caso solamente se il soggiorno non supera i 90 giorni di permanenza all’interno del Paese. Viene richiesto semplicemente il passaporto con una validità residua di almeno 6 mesi, condizione obbligatoria per entrare a Singapore e per continuare il viaggio in un altro Paese dell’Asia.
Visti e norme doganali per Singapore, sito ufficiale della Farnesina.
Visto per viaggiare in Asia: Malaysia
La Malaysia non obbliga i cittadini italiani alla richiesta di un visto d’ingresso, purché il soggiorno turistico o per affari non superi i 3 mesi dal momento di entrata nel Paese. Il passaporto deve avere comunque una durata minima residua di almeno 6 mesi. Per i passeggeri provenienti da un Paese a rischio è obbligatorio il vaccino della febbre gialla, anche per le persone rimaste in sosta per più di 12 ore in tali territori.
Visto per viaggiare in Asia: Indonesia
L’Indonesia permette ai cittadini italiani di entrare nel Paese senza richiedere un visto, tuttavia tale privilegio è limitato ai soggiorni di durata inferiore a 30 giorni per motivi di turismo, affari, istruzione, formazione e socio-culturali, inoltre bisogna verificare se il punto d’ingresso avviene in uno dei luoghi autorizzati dalle autorità locali. Per evitare problemi è consigliato dalla Farnesina uscire sempre da uno dei punti autorizzati dal Governo malese.
Elenco dei punti d’ingresso e d’uscita dalla Malaysia autorizzati.
Visto per viaggiare in Asia: Cina
Viaggiare in Cina è leggermente più complicato rispetto agli altri Paesi asiatici. Il visto d’ingresso non deve essere richiesto nei seguenti casi:
- soggiorni inferiori a 15 giorni
- possesso di passaporto del Giappone, Brunei o Singapore
- arrivi da Hong Kong a Shenzhen e soggiorni inferiori a 5 giorni
- transiti in Cina inferiori alle 72 ore a Pechino, Shangai e Hangzhou
In tutti gli altri casi invece è obbligatorio un visto per visitare la Cina. Per richiederlo bisogna recarsi presso un Consolato della Cina in Italia, tra quelli presenti a Firenze, Milano e Roma. Le tempistiche sono piuttosto celeri, da 2 a 5 giorni lavorativi, tuttavia non è possibile chiedere un visto prima di 3 mesi dalla data prevista di partenza per la Cina.
Per soggiornare per motivi di studio è necessario richiedere un visto al consolato cinese.
Il costo del visto varia in base alla tipologia del documento e all’urgenza della consegna, da un minimo di 60€ fino a un massimo di 137€. Si possono richiedere sia visti singoli che di gruppo. Recentemente è possibile richiedere il visto per la Cina anche online, pagando una piccola sovrattassa per un costo totale di 162€, oppure si può effettuare la procedura online e ritirare il visto di persona presso gli uffici consolari cinesi.
Consolato cinese: richiesta visti online.
Visto per viaggiare in Asia: India
Per visitare l’India è obbligatorio richiedere il visto d’ingresso. Per i soggiorni inferiori a 60 giorni per motivi turistici, d’affari e per visite mediche è possibile utilizzare l’eVisa. Si tratta di un sistema informatico che permette di richiedere il visto per l’India online, ricevendolo via email in formato elettronico entro 72 ore dal momento del pagamento della tasse consolari.
Il visto cartaceo viene consegnato invece al momento dell’ingresso nel Paese, presso i controlli doganali di aeroporti e porti. Ogni viaggiatore deve inoltre mostrare il biglietto di ritorno alle autorità doganali, comprese le prove delle risorse economiche sufficienti per soggiornare all’interno del Paese. Per i visti superiori a 60 giorni o di altre tipologie è necessario rivolgersi ai Consolati indiani presenti in Italia, seguendo la procedura online prevista da ogni ufficio.
Richiesta visto online eVisa per l’India.
Richiesta altri visti o durata superiore a 60 giorni.
Visto per viaggiare in Asia: Filippine
Per viaggiare nelle Filippine i cittadini italiani non hanno bisogno del visto, purché il soggiorno duri meno di 30 giorni. Viene richiesto solamente il passaporto con almeno due pagine bianche e una validità residua di almeno 6 mesi. In aeroporto è necessario riempire un questionario e viene rilasciato un visto d’ingresso gratuito dalle autorità doganali. Per i soggiorni superiori a 30 giorni è obbligatorio richiedere un visto presso il Bureau of Immigration, il cui costo è di 60$.
Visto per viaggiare in Asia: Myanmar
Per viaggiare in Myanmar è necessario richedere il visto. La procedura per la richiesta del visto può essere effettuata online, per una durata massima di 28 giorni, valido solamente per un viaggiatore singolo. Il pagamento deve essere realizzato esclusivamente con la carta di credito, mentre il ritiro del visto avviene presso l’aeroporto d’entrata nel Paese.
Richiesta del visto online per il Myanmar.
Visto per viaggiare in Asia: Cambogia
Per visitare la Cambogia è obbligatorio richiedere il visto d’ingresso. La procedura può essere effettuata online tramite il sistema eVisa, oppure direttamente presso le rappresentanze consolari della Cambogia. Per i soggiorni brevi il visto può essere richiesto anche alle frontiere. Per l’eVisa è possibile effettuare la procedura online, inviando due fototessera e pagando la tassa consolare di 30$. La durata massima del visto è di 30 giorni.
Richiesta online dell’eVisa per la Cambogia.
Visto per viaggiare in Asia: Thailandia
Per i soggiorni con una durata inferiore a 30 giorni non è necessario richiedere un visto per visitare la Thailandia, basta essere in possesso del passaporto con una durata residua di almeno 6 mesi. A discrezione della autorità locali il periodo di permanenza senza visto può essere ridotto a 15 giorni. Per i viaggi di gruppo è possibile richiedere un visto multiplo con durata fino a 60 giorni, con un costo di circa 125€ direttamente presso i Consolati e le Ambasciate della Thailandia in Italia.
Visto per viaggiare in Asia: Vietnam
Non è obbligatorio richiedere il visto d’ingresso per viaggiare in Vietnam, agevolazione valida per i soggiorni singoli di durata inferiore a 15 giorni effettuati entro il 30 giugno 2021. Per soggiorni superiori a 15 giorni e inferiori a 30 giorni, oppure per gli ingressi multipli è necessario richiedere il visto. Per farlo bisogna seguire la procedura online sul sito ufficiale del Consolato del Vietnam in Italia.
Richiesta visto per il Vietnam.
Visto per viaggiare in Asia: Sri Lanka
E’ obbligatorio il visto per visitare lo Sri Lanka. Per richiederlo bisogna effettuare la procedura online sul sito ufficiale del Consolato dello Sri Lanka in Italia, pagando una tassa consolare di 35$ per le durate di soggiorno fino a 30 giorni. Tale durata è possibile aumentarla rivolgendosi direttamente al Dipartimento dell’Immigrazione a Colombo.
Richiesta online visto per lo Sri Lanka.
Visto per viaggiare in Asia: Nepal
Chiunque volesse viaggiare in Nepal deve necessariamente richiedere il visto. tale documento può essere richiesto presso le frontiere e i controlli doganali aeroportuali, oppure direttamente in Italia prima della partenza. Per farlo bisogna rivolgersi presso il Consolato Onorario del Nepal a Roma. Per le attività di trekking è prevista la registrazione dei turisti all’interno del sistema TIMS, Trekker’s Information Management System.